Padre Pio ricevette le stimmate, vivendo nella carne la Passione di Cristo e offrendo la sua vita per amore, nella preghiera e nel servizio.
Un dono misterioso: le stimmate, segno di amore e intercessione
Il 20 settembre 1918 non fu un giorno come gli altri. Nella silenziosa intimità del coro della chiesa di San Giovanni Rotondo, Padre Pio ricevette il dono misterioso delle stimmate: nel suo corpo si impresse l’immagine viva della Passione di Cristo. Quelle piaghe, che per cinquant’anni rimasero sanguinanti, divennero per lui un cammino di offerta silenziosa e perseverante, vissuto giorno dopo giorno nella preghiera ardente e nel servizio instancabile alle anime.

Padre Pio visse le stimmate con profondo pudore, cercando di nasconderle e pregando persino che gli fossero tolte, perché temeva che quel segno così santo attirasse su di lui sguardi e attenzioni che spettano unicamente a Dio. Portò quelle ferite come un dono misterioso della Croce, accogliendole con timore riverente e con profonda responsabilità spirituale. Non le considerò mai un privilegio, ma una chiamata alla più intima partecipazione alla Croce di Cristo. Quei segni impressi nella sua carne non lo separarono dagli uomini, ma lo resero ancor più vicino a chi soffre, a chi porta nel cuore ferite nascoste e dolori profondi.
Nelle stimmate egli riconosceva una missione: intercedere, sostenere, accompagnare i fratelli lungo la via della salvezza.
Da quel giorno, la Croce divenne il suo altare quotidiano. Ogni Messa celebrata, ogni confessione ascoltata, ogni consiglio spirituale offerto attingevano forza da quella misteriosa comunione con il Cristo crocifisso. Oggi, nel ricordare il dono delle stimmate, non contempliamo soltanto un fatto straordinario, ma una testimonianza viva di amore che si dona senza misura. Le sue ferite sono ancora un segno che parla al cuore, un invito ad avanzare nella sequela del Signore con perseveranza, nella speranza e nella carità. [preghiera a padre pio]